La rinoplastica è un intervento chirurgico che mira a migliorare l’aspetto del naso, e quindi complessivamente del volto, attraverso una riduzione e rimodellamento dello scheletro cartilagineo e osso.
Rinoplastica:
di cosa si tratta


Valutazione pre-operatoria
È fondamentale lo studio preoperatorio del paziente:
- Analisi morfometrica con studio fotografico: permette al medico la programmazione dell’intervento e al paziente di vedere mediante un’analisi fotografica quelli che saranno i risultati della correzione.
- Studio della funzionalità nasale: l’indagine preoperatoria prevede inoltre l’esecuzione di una TC preoperatoria da parte del paziente. Questo al fine di studiare non solo il profilo ma anche la funzionaità nasale, da associare o meno a una Fibrolaringoscopia qualora siano presenti anche problematiche allergiche o rinitiche. Potrebbero esserci delle ostruzione respiratorie nasali dovute a deviazioni settali e ipertrofia dei turbinati. In questi casi l’intervento di rinoplastica potrò essere associato a quello di SETTOPLASTICA e TURBINOPLASTICA unendo in questo modo la parte estetica a quella funzionale.
Come funziona?
L’intervento di rinoplastica avviene in anestesia generale. Le tecniche chirurgiche possono essere diverse e personalizzate in base allo studio preoperatorio del paziente.
Di norma non vengono impiegati tamponi intranasali. Verrà invece appoggiato sopra al naso un piccolo splint rigido a protezione e una cerottazione che rimarrà in sede fino al controllo in decima-quindicesima giornata postoperatoria.


Decorso post-operatorio
Dopo l’intervento, è normale avvertire pesantezza e gonfiore. Spesso sono visibili ecchimosi sotto gli occhi che migliorano nel corso di un paio di settimane. La ripresa delle normali attività in genere è di 2-3 settimane circa.
Dopo questo lasso di tempo il naso è presentabile e il gonfiore non si nota più. Bisogna però tenere conto che i tessuti coinvolti dal rimodellamento sono anche le ossa della struttura nasale. La completa guarigione avviene lentamente, fino a normalizzarsi dopo circa sei mesi/un anno.
Lo Specialista
