ASPORTAZIONE di LESIONI CUTANEE BENIGNE

Le lesioni cutanee benigne sono uno dei motivi per cui può essere necessario eseguire un piccolo intervento ambulatoriale. Non essendo particolarmente dannose, purtroppo, spesso vengono trascurate e la loro rimozione rimandata proprio perché innocue o non esposte alla vista. 

Ci sono diversi tipi di neoformazioni benigne: 

  • fibromi penduli 
  • dermatofibromi e granulomi  
  • nevi (rilevati, pelosi o congeniti) 
  • cheratosi seborroiche  
  • piccoli angiomi 

Queste operazioni richiedono un impegno di tempo contenuto (30′) e lasciano cicatrici estetiche e poco visibili. Dopo l’intervento, inoltre, è possibile riprendere immediatamente le proprie attività.

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ASPORTAZIONE di LESIONI CUTANEE DUBBIE O MALIGNE

Non inferiori per frequenza a quelle benigne, le neoformazioni dubbie o maligne, possono essere: 

  • malattie dermatologiche di incerta natura (biopsia incisionale) 
  • nevi atipici 
  • basalioma 
  • epitelioma spinocellulate 
  • melanoma maligno 

È importante che queste lesioni vengano diagnosticate e trattate precocemente in modo tale da anticipare la loro progressione.  

Il trattamento chirurgico ambulatoriale delle lesioni con sospetta malignità consiste nell’asportazione di una losanga di cute comprendente la lesione (biopsia escissionale) che ne permetta il successivo invio per esame istologico. 

ASPORTAZIONE di LESIONI SOTTOCUTANEE

Le lesioni sottocutanee più frequenti sono rappresentate da: 

  • cisti sebacea 
  • lipoma
  • granuloma da corpo estraneo

In ogni caso il trattamento chirurgico prevede l’incisione della cute in anestesia locale, l’escissione della lesione (a cui può seguire l’invio per esame istologico) e la sutura cutanea con rispetto dei criteri tecnici estetici al fine di preservare l’

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INTERVENTO DI CORREZIONE ESTETICA CICATRICI

A distanza di tempo da un intervento chirurgico,  può capitare che la ferita vada incontro ad alterazione della normale struttura  dei tessuti con  formazione di cicatrici di cattivo aspetto, retraenti, rilevate, depresse o allargate. 

L’infezione delle ferite, metodi di sutura non corretti, la tensione della cute durante la guarigione, la predisposizione a formare ipertrofie, possono provocare inestetismi talora rilevanti.  Sebbene le cicatrici non possano mai essere cancellate, esistono metodi correttivi, diversi a seconda del tipo di problema, capaci di renderle meno visibili. 

Tipi di cicatrici

Le cicatrici ipertrofiche, per esempio, possono essere trattate con infiltrazioni locali di cortisone ad intervalli di 4-6 settimane associati o meno a carbossiterapia  e/o laserterapia 

Le cicatrici infossate o diastasate (allargate) possono essere corrette mediante  asportazione completa e riconfezionamento della sutura secondo criteri estetici. 

INTERVENTO DI CORREZIONE SCHISI DEL LOBO AURICOLARE

 La schisi del lobo dell’orecchio è la divisione in due parti del lobo. 

L’uso prolungato di orecchini pesanti o un trauma in cui un orecchino, rimanendo “agganciato”  provoca la lacerazione del lobo, sono le cause più frequenti della schisi. 

Se la divisione del lobo non è completa, situazione piuttosto frequente, il foro appare molto largo ed esteticamente poco gradevole (schisi parziale). La schisi (completa o parziale) determina un inestetismo, spesso piuttosto visibile e che limita la possibilità di usare gli orecchini.

La soluzione

Questo tipo di inestetismo è risolvibile con un piccolo intervento ambulatoriale che consiste nell’asportare lo strato di pelle che ricopre il contorno della fissurazione e unire i margini con alcuni punti di sutura sottili ricreando così la forma naturale del lobo. 

I punti, rimossi dopo circa una settimana, lasciano una piccola cicatrice che con il tempo diverrà sempre meno visibile. 

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INTERVENTO DI UNGHIA INCARNITA (ONICOCRIPTOSI)

L’unghia incarnita si manifesta quasi sempre agli angoli dell’alluce ed è data da una curvatura eccessiva della lamina ungueale, che tende ad approfondirsi nel margine carnoso. 

Prevalentemente sono due le circostanze a rischio: le scarpe a punta stretta e un taglio errato del margine ungueale. Unghie molto curve, dovrebbero essere tagliate a margine orizzontale risparmiando sempre gli angoli, così come la scelta di scarpe morbide e a punta larga è consigliata soprattutto a chi ha unghie convesse. Quando l’angolo dell’unghia viene tagliato male ricresce come uno “sperone” che si addentra sempre più nel tessuto infiammato circostante. Allora risulta difficile la pulizia, facile l’infezione e impossibile la guarigione spontanea. 

Cos'è l'onicectomia

L’onicectomia, (asportazione dell’unghia) è il trattamento  chirurgico elettivo della forma conclamata (dolore con difficoltà alla deambulazione, e infiammazione della cute circostante con piccole sacche di pus)  

Sebbene esistano vari tipi di tecnica (asportazione parziale, totale, radicale) a seconda degli specifici quadri clinici, ogni variante si prefigge lo scopo di rimuovere la porzione di unghia malata e di bonificare la cute circostante , compromettendo il meno possibile i tessuti sani 

Non è rara la necessità di mettere qualche punto di sutura a scopo emostatico ed estetico. 

Recupero

Nel complesso, la guarigione avviene in un tempo variabile (7-15gg) a seconda del tipo di intervento eseguito e una sospensione dell’attività lavorativa e sportiva per un breve periodo può essere necessaria per consentire una guarigione rapida e sicura. 

Il dito rimane funzionale anche dopo l’intervento e l’aspetto estetico del piede non ne risente in alcun modo. 

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Lo Specialista

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